Nessuno si preoccupa di vivere bene, ma di vivere a lungo.
Fare naufragio, finire sotto una vettura sono casi rari, anche se gravi: mentre dall'uomo viene all'uomo un pericolo costante.
Facciamo in modo che la nostra vita, come tutte le cose preziose, non conti per la sua estensione, ma per il suo peso; misuriamola dalle azioni, non dal tempo.
Nessuno mai condannò la sapienza alla povertà.
Il saggio non si lascia mai prendere la mano dalla buona fortuna, né abbattere da quella avversa.
Non si soffre, in effetti, per la mancanza di questi beni, ma per il pensiero della loro mancanza. Chi ha il possesso di sé non ha perso niente: ma quanti hanno la fortuna di possedere se stessi?
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
Viviamo, nell'imbrunire della coscienza, mai certi di cosa siamo o di cosa supponiamo essere.
Tutto quello che deve avvenire è incerto: vivi senza indugio.
Ci sono uomini che vivono di certezze e non hanno mai dubbi: quelli non vivono, esistono.
Vivere: nel vivere non c'è alcuna felicità. Vivere: portare il proprio io dolente per il mondo. Ma essere, essere è felicità. Essere: trasformarsi in una fontana, in una vasca di pietra, nella quale l'universo cade come una tiepida pioggia.
Vivere da cicala e trovarsi un marito formica che lavori per te.
Certo, avere una donna che ti aspetta, che dormirà con te, è come il tepore di qualcosa che dovrai dire, e ti scalda e t'accompagna e ti fa vivere.
Vivere è verificare.
Che cosa servono a quel tizio ottant'anni trascorsi nell'inerzia? Costui non è vissuto, ma si è attardato nella vita, e non è morto tardi, ma lentamente.
Le soluzioni immaginarie sono il vivere e il cessare di vivere. L'esistenza è altrove.
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