La passione reale del ventesimo secolo è la servitù.
L'assurdo è la lucida ragione che constata i suoi limiti.
Avrei saputo che almeno in un caso la ruota si era fermata, che in quel precipitare irresistibile, una sola volta, il caso e la fortuna avevano cambiato qualcosa.
Il buddhismo è l'ateismo divenuto religione.
C'è la bellezza e ci sono gli umiliati. Qualunque difficoltà presenti l'impresa, non vorrei mai essere infedele né ai secondi né alla prima.
Lo schiavo, nell'attimo in cui respinge l'ordine umiliante del suo superiore, respinge insieme la sua stessa condizione di schiavo.
La servitù, in molti casi, non è una violenza dei padroni, ma una tentazione dei servi.
Al servo pazienza, al padrone prudenza.
La servitù nasce e vive dalla comune viltà. Tutte le declamazioni contro gli abusi della tirannide sono meno efficaci che il dire ai servi: contatevi.
È una fatica servire gli stessi padroni e esserne comandato.
Meglio regnare all'Inferno che servire in Paradiso.
Chi più servo di colui che sempre ha bisogno d'essere servito?
Non punire i servi sotto l'effetto del vino: altrimenti, sembrerai comportarti in modo sconveniente a causa dell'ubriachezza.