Per diventare famosi, basta ammazzare la portinaia.
Invece di uccidere e morire per diventare quello che non siamo, dovremo vivere e lasciare vivere per creare quello che realmente siamo.
È un fatto ben noto che noi riconosciamo sempre la nostra patria quando siamo sul punto di perderla.
Non si può vivere con la verità.
Non si pensa nello stesso modo su una stessa cosa la mattina e la sera. Ma dov'è il vero, nel pensiero della notte o nello spirito del mezzogiorno? Due risposte, due razze di uomini.
La gente crede sempre che ci si uccida per una ragione. Ma si può benissimo uccidersi per due ragioni.
Quanto sia biasimevole in un a persona eccellente il vizio dell'invidia, che in nessuno doverebbe ritrovarsi, e quanto scelerata et orribil cosa il cercar sotto spezie d'una simulata amicizia, spegnere in altri, non solo la fama e la gloria.
Anche un allevatore di asini, di cavalli e di buoi, che fosse tale quale Pericle fu, avrebbe la fama di essere un cattivo allevatore.
Ho sempre saputo di essere una star, ora tutto il mondo è d'accordo con me.
Non è morto chi si discosta dalla vita con una fama alta e nobile; ma è morto, anche se vivo, l'uomo la cui fronte è marchiata d'infamia.
Sono stato addestrato per essere un attore, non una stella. Sono stato addestrato per interpretare ruoli, non ad avere a che fare con la fama, gli agenti, gli avvocati e la stampa.
Con la fama divento sempre più stupido, un fenomeno molto comune d'altronde.
La fama è la gloria venduta a saldo, con gli sconti di fine stagione.
Vana è la gloria di chi cerca la fama solo nel luccicare delle parole.
È dura essere famoso e anche vivo.
Quando la gratitudine di molti verso qualcosa getta via ogni pudore, nasce la fama.