Per essere felici non ci si deve occupare troppo del prossimo.— Albert Camus
Per essere felici non ci si deve occupare troppo del prossimo.
La nostra sola giustificazione, se ne abbiamo una, è di parlare in nome di tutti coloro che non possono farlo.
Non abbiamo il tempo di essere noi stessi. Abbiamo solo il tempo di essere felici.
Quello che conta tra amici non è ciò che si dice, ma quello che non occorre dire.
L'unico vero progresso sta nell'imparare a sbagliare da soli.
Solitudine, lusso dei ricchi.
In fondo all'inimicizia tra estranei risiede l'indifferenza.
Quando in passato hai sofferto molto, ogni ulteriore dolore è insopportabile e allo stesso tempo irrilevante.
Sul piano della gestione del potere non occorrono delle capacità, ma una particolare forma di alienazione molto efficace.
Ci sono storie chassidiche molto frequenti sul fatto che una delle grandi occasioni perse, da parte dei giusti, per far venire il messia, è stata quella di essere indifferenti alle sofferenze degli animali.
Tutte la politica si basa sull'indifferenza della maggioranza.
L'uomo morente non lotta molto e lui ha poi molta paura. Mentre i suoi alcali si esauriscono egli soccombe ad una stupidità provvidenziale. La sua mente si annebbia. La sua forza di volontà svanisce. Egli si sottomette con dignità. Non gli importa a malapena un fico secco.
Il peggiore degli atteggiamenti è l'indifferenza, dire io non posso niente, me ne infischio". Comportandovi così, perdete una delle componenti essenziali che ci fa essere uomini. Una delle componenti indispensabili: la facoltà di indignazione e l'impegno che ne è la diretta conseguenza.
Non me ne importa niente di essere un idolo della folla.
Nell'assoluta indifferenza verso la vita e la morte di ognuno di noi, si cela forse il pegno della nostra salvezza eterna, dell'incessante moto della vita sulla terra, dell'ininterrotta perfezione.
Non si diventa innocenti per il semplice fatto di lavarsi le mani di una situazione.