Dio non gioca a dadi.— Albert Einstein
Dio non gioca a dadi.
La mia religione consiste di un'umile ammirazione per l'illimitato spirito superiore che rivela se stesso nei leggeri dettagli che siamo capaci di percepire con la nostra mente gracile e debole.
Ci sono delle realtà che non sono quantificabili. L'universo non è i miei numeri: è pervaso tutto dal mistero.
Dio è ingegnoso, ma non disonesto.
Quello che è più incomprensibile è che ci sia ancora qualcosa di comprensibile.
Non posso immaginarmi un Dio che ricompensa e che punisce l'oggetto della sua creazione.
Un Dio onesto è la più nobile opera dell'uomo.
Coloro che credono di non credere in Dio, in realtà poi credono inconsciamente in Lui, perché il Dio di cui negano l'esistenza non è Dio, ma qualcos'altro.
Il Signore ci aspetta. E quando noi Lo cerchiamo, troviamo questa realtà: che è Lui ad aspettarci per accoglierci, per darci il suo amore. E questo ti porta nel cuore uno stupore tale che non lo credi, e così va crescendo la fede! Con l'incontro con una persona, con l'incontro con il Signore.
Mediante il precoce indottrinamento, in Europa si è arrivati al punto che la credenza in un dio personale è letteralmente diventata, in quasi tutti, un'idea fissa.
Dio è il Silenzio, Dio è l'Assenza, Dio è la Solitudine degli uomini.
Uno solo è dio, sommo tra gli dèi e gli uomini, né per figura simile ai mortali, né per pensiero.
Non occorre provare la non esistenza di Dio; basta ricordare che ci sono due cose che, ad ogni modo, contano più di lui, e a cui la fede in lui deve subordinarsi: la verità e la libertà.
Non sono un uomo di Dio, anche se credo che la società sia migliore con Lui che non senza.
Vivere è molto difficile, morire è sempre un dispiacere, e il concetto d'un Dio che aiuta ad affrontare le due imprese può dare un sollievo infinito: lo capisco bene.