Se vuoi descrivere ciò che è vero, lascia l'eleganza al sarto.— Albert Einstein
Se vuoi descrivere ciò che è vero, lascia l'eleganza al sarto.
L'uomo è nato per odiare in misura quasi maggiore d'amare: e l'odio non si stanca di afferrare qualsiasi situazione disponibile.
La libertà consiste nell'indipendenza del pensiero dalle limitazioni dei pregiudizi sociali.
La saggezza non è frutto dell'istruzione ma del tentativo di acquisirla che può durare tutta la vita.
Tutti sanno che una cosa è impossibile da realizzare, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la inventa.
I problemi non possono essere risolti allo stesso livello di conoscenza che li ha creati.
Spesso ci convinciamo che il nostro potere d'incanto sia in qualcosa di cui siamo coscienti, invece si può essere eleganti senza sapere come, stravolgenti senza capire perché.
L'eleganza è comportarsi in solitudine come in società.
Abbietto: Dicesi di persona che non si è macchiata della colpa di possedere redditi, patrimoni e vestiti eleganti.
La massima eleganza, quella che può riscattare tutte le mancanze di un uomo, è saper morire con dignità.
La rivoluzione non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia, la rivoluzione è un atto di violenza.
Vorrei poter essere elegante.
Ricchi si diventa, eleganti si nasce.
Il buon gusto nel vestire è qualcosa di innato, come la sensibilità del palato.
Visconti era generoso, sensibile, educato, tenero, ma mai «gentile». Tutto, in lui, era valutato in base al criterio dell'eleganza. La gentilezza non era elegante. A suo parere, solo la cattiveria lo era. Poteva divertirsi con chiunque come fa il gatto con il topo.
L'abbigliamento è, al tempo stesso, una scienza, un'arte, un'abitudine, un sentimento.