L'eleganza non è farsi notare, ma farsi ricordare.
L'eccentricità è un pensiero che dà nuovo significato alla normalità, un modo per sviarla. Ma deve essere istintiva, o si percepisce una fatica che trasmette solo un senso di pesantezza. Penso che il mio gusto per l'eccentrico si andato in parallelo con quello per il rigore.
Lo stile è gusto e cultura.
La moda è quella che viene suggerita e che spesso è meglio evitare, lo stile invece quello che ciascuno ha e deve conservare nell'arco della sua vita.
Il creativo sicuro è un cretino.
Lo stile è avere coraggio delle proprie scelte, e anche il coraggio di dire di no. È gusto e cultura.
Ho visto anche Pelé, all'eleganza di Meazza non è arrivato. Una volta, all'Arena, gli vidi fare uno stop in rovesciata a due metri da terra: atterrò col pallone incollato, saltò l'avversario ipnotizzato e andò a infilare il portiere con quei suoi passaggi in porta millimetrici e beffardi.
La massima eleganza, quella che può riscattare tutte le mancanze di un uomo, è saper morire con dignità.
Senza l'eleganza del cuore non c'è eleganza.
La grazia circonda l'eleganza e la riveste.
Descriverei l'eleganza come una serena e quieta fiducia intima.
L'eleganza è la sola bellezza che non sfiorisce mai.
La corsa della gazzella ci appare elegante e armoniosa, anche se sta fuggendo da un leone.
L'eleganza dovrebbe essere il criterio del giudizio di ogni comportamento come di ogni prodotto della mente.
Siamo uomini pubblici e abbiamo dei doveri pubblici: anche quello di difendere un certo decoro e una certa eleganza nell'esprimere le nostre passioni.
Da quando scalo e arrampico, ho stima di tutte le creature che lo fanno meglio di me, dal ragno all'orango. Ammiro la mancanza di sforzo, l'eleganza che è sempre il risultato di un risparmio di energia. Penso agli animali per desiderio della loro perfezione. Sono i miei patriarchi, i miei maestri.