In tv ormai la lingua italiana è un optional, la sintassi un mistero oscuro.
La tv premia, indifferentemente, chi la venera come chi la irride. Basta saperla servire.
E' inutile cercare di profetizzare il futuro, meglio cercare di capirlo giorno per giorno.
Il cinismo è la crudeltà dei delusi: non possono perdonare alla vita di aver ingannato le loro certezze.
Non è la tv a essere pericolosa, ma il ruolo che le affidiamo.
Perché la gente dovrebbe uscire a pagare per vedere brutti film quando può starsene a casa a vedere pessima televisione per niente?
Televisione. Una metafora della morte dell'intimità.
La nozione che una coppia di giovani possa essere messa assieme, senza essersi mai visti, e finire sposati dopo poche settimane era ristretta ad alcuni paesi del Terzo Mondo ancora dediti alle pratiche dei matrimoni combinati. Ora è un reality show.
La Televisione ha tutte le caratteristiche del farmaco: agisce sul sistema nervoso centrale, crea un'elevata dipendenza, necessita di dosi crescenti e, infine, disorganizza la tua vita.
Le differenze maggiori tra i vari canali televisivi sono tuttora le previsioni del tempo.
Un nuovo Hitler avrebbe, con la televisione, un potere infinito.
Il diavolo esiste: è la televisione.
Il film e la radio non hanno più bisogno di spacciarsi per arte. La verità che non sono altro che affari serve loro da ideologia, che dovrebbe legittimare le porcherie che producono deliberatamente.
La televisione è chewing-gum per gli occhi.