Non sempre quello che viene dopo è progresso.— Alessandro Manzoni
Non sempre quello che viene dopo è progresso.
I provocatori, i soverchiatori, tutti coloro che, in qualunque modo, fanno torto altrui, sono rei, non solo del male che commettono, ma del pervertimento ancora a cui portano gli animi degli offesi.
Sulla terra non resta che far torto o patirlo, perché una forza feroce governa il mondo.
Meglio agitarsi nel dubbio che riposare nell'errore.
La ragione sfida alle volte la forza con una specie di coraggio disperato, come per farle sentire che, a qualunque segno arrivi, non arriverà mai a diventar ragione.
Godo di quell'allegria che non rende gli amici vergognosi l'uno dell'altro, l'indomani.
Il progresso è impossibile senza cambiamento e chi non può cambiare idea non può cambiare nulla.
Il progresso non è altro che brancolare da un errore all'altro.
Dolorosissimo ritratto del progresso: un leone, abituato alla cattività e restituito alla savana, si mette ad andare su e giù come davanti alle sbarre.
Il progresso ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode.
Il progresso, la più ingegnosa e più crudele tortura dell'umanità.
Il progresso non consiste nel rimpiazzare una teoria sbagliata con una giusta, ma nel rimpiazzare una teoria sbagliata con una sbagliata in maniera più sottile.
Ecco il mio motto: progresso costante. Se Dio avesse voluto che l'uomo indietreggiasse, gli avrebbe messo un occhio dietro la testa. Noi guardiamo sempre dalla parte dell'aurora, del bocciolo, della nascita.
Tutto ciò che è umano deve retrocedere se non progredisce.
Il progresso importuna la natura e dice di averla conquistata. Ha scoperto morale e macchine per portar via la natura alla natura e all'uomo; e si sente al sicuro in una costruzione del mondo tenuta insieme dall'isterismo e dai comfort.
Dal progresso delle scienze dipende in modo diretto il progresso complessivo del genere umano. Chi frena il primo frena anche il secondo.