Non sempre quello che viene dopo è progresso.
Uno dei benefici dell'amicizia è di sapere a chi confidare un segreto.
Si dovrebbe pensare più a far bene che a stare bene: e così si finirebbe anche a star meglio.
All'avvocato bisogna contare le cose chiare; a lui poi tocca di imbrogliarle.
Il dubbio parziale e accidentale limita la scienza: il dubbio universale e necessario la nega.
Se volete aver molti in aiuto, cercate di non averne bisogno.
Tutti i progressi della civiltà sono regressi dell'individuo.
Il progresso è innegabile. Ora anche gli ignoranti sono laureati.
La TV ha fatto sembrare inutile andare a teatro, la fotografia ha praticamente ucciso la pittura, ma i graffiti sono rimasti gloriosamente incontaminati dal progresso.
L'obiettivo sottinteso del "progresso" è, non esattamente, forse, il cervello sotto spirito, ma comunque un orribile abisso subumano di mollezza e inettitudine.
Il progresso non è altro che brancolare da un errore all'altro.
Il progresso importuna la natura e dice di averla conquistata. Ha scoperto morale e macchine per portar via la natura alla natura e all'uomo; e si sente al sicuro in una costruzione del mondo tenuta insieme dall'isterismo e dai comfort.
Gran parte del progresso sta nella volontà di progredire.
Abbiate fiducia nel progresso: ha sempre ragione anche quando ha torto.
E che? L'umanità istupidisce per favorire il progresso meccanico e noi non dovremmo almeno trarne vantaggio? Dovremmo dialogare con la stupidità, quando è possibile sfuggirle con un'automobile?
Non vi è miglior prova del progresso della civiltà che quella del progresso della cooperazione.