Il progresso non è altro che brancolare da un errore all'altro.— Henrik Ibsen
Il progresso non è altro che brancolare da un errore all'altro.
Quando una verità è vecchia, vuol dire che sta ormai trasformandosi in una menzogna.
Strappa all'uomo medio le illusioni con cui vive e con lo stesso colpo gli strappi anche la felicità.
Ogni nuova opera, per me, ha avuto lo scopo di liberarmi e purificarmi lo spirito.
La vita di famiglia perde ogni libertà e bellezza quando si fonda sul principio dell'io ti dò e tu mi dai.
La nostra miserabile specie è fatta in modo tale che quelli che camminano sulle vie battute gettano sempre pietre contro quelli che insegnano vie nuove.
Il progresso è innegabile. Ora anche gli ignoranti sono laureati.
Il progressista guarda sempre avanti. Anche se non vede niente.
Tutto ciò che è umano deve retrocedere se non progredisce.
Il progresso è impossibile senza cambiamento e chi non può cambiare idea non può cambiare nulla.
Ogni progresso è basato sull'universale desiderio, innato in ogni organismo, di vivere meglio di quanto consentano le sue entrate.
E che? L'umanità istupidisce per favorire il progresso meccanico e noi non dovremmo almeno trarne vantaggio? Dovremmo dialogare con la stupidità, quando è possibile sfuggirle con un'automobile?
Niente può avere come destinazione qualcosa di diverso dalla sua origine. L'idea opposta, l'idea del progresso, è veleno.
Gran parte del progresso sta nella volontà di progredire.
Anche il progresso, divenuto vecchio e saggio, votò contro.