La realtà è il surrogato della fantasia.
Per sottrarsi alla fatica di pensare, i più sono persino disposti a lavorare.
È facile fare domande difficili. Difficile è dare risposte facili.
La perfezione sarebbe raggiunta da chi riuscisse a soffrire il dolore altrui come proprio.
L'eloquenza è un dono per chi la possiede e una tortura per chi la subisce.
L'amore allo stato puro è quello non corrisposto.
Mi piaceva il cartone animato "Il tulipano nero" e quando ho iniziato a praticare il fioretto a sei anni, mi sentivo a metà strada tra il manga e la realtà, come quasi tutti i bambini che sognano di vincere il primo duello.
Siamo tutti costretti, per rendere sopportabile la realtà, a coltivare in noi qualche piccola pazzia.
E' importante esprimere se stessi... siamo dotati di sentimenti e questi sono reali quando sono attinti dalla propria esperienza.
La performance non è un'illusionistica copia della realtà, nè la sua imitazione. Non è una serie di convenzioni accettate come un gioco di ruolo, recitato in una seperata realtà teatrale. L'attore non recita, non imita, o pretende. Egli è se stesso.
Chi rifiuta il sogno deve masturbarsi con la realtà.
Non troverai mai te stesso finchè non affronterai la realtà.
La realtà toglie molto all'immaginazione.
Ci sono volte in cui la mente riceve un tale colpo da nascondersi nella follia. Ci sono volte in cui la realtà non è altro che sofferenza. E per sfuggire a quella sofferenza, la mente deve lasciarsi alle spalle la realtà.
Si può chiudere un occhio sulla realtà, ma non sui ricordi.
Il cinema è l'unica forma d'arte che - proprio perché operante all'interno del concetto e dimensione di tempo - è in grado di riprodurre l'effettiva consistenza del tempo - l'essenza della realtà - fissandolo e conservandolo per sempre.