L'onore è la poesia del dovere.
Si soffocano i clamori, ma come vendicarsi del silenzio.
L'uomo forte crea lui gli eventi, l'uomo debole subisce quelli che il destino gli impone.
La poesia è una malattia del cervello.
La reputazione non ha che una cosa buona, permettere d'aver fiducia in sé stessi e dire apertamente tutto il proprio pensiero.
La vera grandezza non è nell'aspettare grandi cause per muoversi, ma nel trovare degno motivo di contesa in un fuscello quando è in gioco l´onore.
L'onore va a picco dove il commercio prevale a lungo.
L'individuo che non onora la propria terra, non onora se stesso.
Nella corsa alla ricchezza, agli onori e all'ascesa sociale, ognuno può correre con tutte le proprie forze, per superare tutti gli altri concorrenti. Ma se si facesse strada a gomitate o spingesse per terra uno dei suoi avversari, l'indulgenza degli spettatori avrebbe termine del tutto.
Nell'obbedire all'onore, quand'anche ci comanda d'essere sciaguratissimi, si sente pur sempre una delicatissima e magnanima voluttà che ci compensa di tutti i dolori.
Ben folle è quegli che a rischio de la vita onor si merca.
Per vivere con onore bisogna struggersi, turbarsi, battersi, sbagliare, ricominciare da capo e buttar via tutto, e di nuovo ricominciare a lottare e perdere eternamente. La calma è una vigliaccheria dell'anima.
La guerra è fatica e fastidio; l'onore una bolla vuota.
L'onore non sta in un titolo, né in una decorazione, ma negli atti e nei moventi delle azioni.
Il matrimonio è un duello all'ultimo sangue che nessun uomo d'onore dovrebbe declinare.