Fino a quando non mi daranno la prova che è stato Dio a creare gli uomini, continuerò ad affermare che sono stati gli uomini ad aver creato Dio.
Il mio primo film si chiamava "Chiuso per ferie". Uscì ad agosto. Andò malissimo.
Io sono nessuno. Nessuno è perfetto.
Sono vivo per caso. I miei genitori 'quella sera' stavano proprio per andare al cinema.
Ho iniziato un corso di karate per corrispondenza. Il mio postino è pieno di lividi.
A volte la vita mi sembra una foresta ricolma di segni impossibili da decifrare. Altri giorni mi sveglio, e vado a giocare a golf.
Non posso immaginarmi un Dio che ricompensa e che punisce l'oggetto della sua creazione.
L'essere più antico è Dio, perché increato.
Dio è il simbolo meno inadatto inventato dagli uomini per esprimere il contatto con l'inesausta creatività dell'universo che dà la vita, con quell'attività mai interrotta che sostiene la vita e che talora è in grado di rimandare a una dimensione al di là della semplice vita naturale.
Dio è la via più breve da zero all'infinito, in un senso o nell'altro.
Fin dall'inizio gli uomini hanno usato il nome di Dio per giustificare l'ingiustificabile.
Dio non cessa di esistere quando gli uomini cessano di credere in lui.
Colui che isola la sua coscienza dal cammino del popolo di Dio non conosce l'allegria dello Spirito Santo che sostiene la speranza.
Il credente: Io sono un credente, signore, afflitto dal dubbio che Dio non esista. L'ateo: Io, peggio. Sono un ateo, signore, afflitto dal dubbio che Dio, invece, esista realmente. È terribile.
Dio non gioca a dadi.
Ho sperimentato che Dio non abbandona l'uomo. Siamo noi casomai ad abbandonare Lui.
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