Dio è sottile, ma non dispettoso.
La scienza intera non è altro che un modo più sofisticato del pensare quotidiano.
La vita e la morte confluiscono in uno e non c'è né evoluzione né destino, soltanto essere.
Più la teoria dei quanti ha successo e più sembra una sciocchezza.
Al principio tutti i pensieri appartengono all'amore. Dopo, tutto l'amore appartiene ai pensieri.
L'uomo di scienza non è niente altro che un misero filosofo.
Chi, dicendo di credere in Dio, si preoccupa anzitutto di appartenere a un'istituzione, nega il senso originario del messaggio di Gesù che consiste proprio nel distinguere radicalmente lo spirito dall'istituzione, il Regno di Dio da questo mondo.
Un dio che può essere compreso non è un dio.
L'unica scusa di Dio e' che non esiste.
Come? L'uomo è soltanto un errore di Dio? O forse è Dio soltanto un errore dell'uomo?
La natura ha delle perfezioni per dimostrare che essa è l'immagine di Dio e ha dei difetti per mostrare che ne è solo un'immagine.
Gli uomini e le donne di oggi hanno bisogno di incontrare Dio, di conoscerlo "non per sentito dire".
Se Dio esiste dobbiamo riconoscerlo nella natura immobile e indipendente.
Qualsiasi rapporto emotivo con Dio è privo di senso, la ribellione non meno dell'adorazione, perché sia l'altare davanti al quale giacciamo nella polvere, sia quello che vogliamo distruggere siamo sempre noi ad averlo innalzato.
Vi sono comitive di uomini e donne che si sono dedicati a Dio, ma benchè si chiamino fratelli e sorelle, non si rivolgono quasi la parola.
Se Dio esiste, una conseguenza necessaria della sua giustizia è un'altra vita per l'uomo, che patì in un mondo così ingiusto.