Che Dio sia morto o no, è impossibile tacerne: c'è stato per tanto tempo.— Elias Canetti
Che Dio sia morto o no, è impossibile tacerne: c'è stato per tanto tempo.
L'uomo più infimo: quello di cui sono soddisfatti tutti i desideri.
Gli uomini non hanno mai saputo così poco di sé quanto in questa "èra della psicologia".
Quand'anche potessi credere, sarei ancora ben lungi dal poter pregare. Il pregare continuerebbe a sembrarmi il modo più sfacciato di seccare Dio, il peccato più nauseante di tutti, e dovrei intercalare ogni preghiera con lunghi periodi di espiazione.
Di tutte le parole di tutte le lingue che conosco, quella che ha la massima concentrazione è l'inglese "I".
Successo, veleno per i topi che si usa per l'uomo, pochissimi ne scampano.
Se si crede negli esseri umani, si crede in Dio: è il primo passo e il più difficile.
Dio ha una sola scusa: quella di non esistere.
La natura ha delle perfezioni per dimostrare che essa è l'immagine di Dio e ha dei difetti per mostrare che ne è solo un'immagine.
Noi non conosciamo né l'esistenza né la natura di Dio, perché egli non ha né estensione né limiti. Ma per fede noi conosciamo la sua esistenza, nella gloria conosceremo la sua natura.
Non esiste il diavolo. E' solo dio quando è ubriaco.
Già solo per questo non ci può essere un creatore, perché la sua tristezza per il destino del suo creato sarebbe impensabile e insopportabile.
Se parli a Dio, stai pregando; se Dio parla a te, sei affetto da schizofrenia. Se i morti ti parlano, sei uno spiritista; se tu parli ai morti, sei uno schizofrenico.
Dio è la nostra radice comune.
Un Dio che non sia anche il Dio degli altri non è un Dio, è un idolo.
Dio è coscienza morale. È persino l'ateismo dell'ateo.