Ogni lingua ha un suo silenzio.— Elias Canetti
Ogni lingua ha un suo silenzio.
Leggendo i grandi autori di aforismi si ha l'impressione che si conoscano tutti bene fra loro.
E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori? Darwinismo capovolto.
Ogni frase può avere il suo effetto, anche la più dimenticata, anche fra mille anni.
L'uomo ha sempre ascoltato i passi altrui e certo vi prestava più attenzione che ai propri.
Nell'oscurità le parole pesano il doppio.
La lingua è causa di molti mali.
Il professore di lingue morte si suicidò per parlare le lingue che sapeva.
Qual è la miglior lingua? Leggo Shakespeare, e dico, è l'inglese, leggo Virgilio e dico "è il latino", leggo Dante e dico è l'italiano, leggo Richter, e dico, è il tedesco, leggo Porta, e dico è il milanese.
La lingua, come la realtà, è vendicativa: o la pensi o sei pensato. E se sei pensato, sei fritto.
La lingua batte dove la mente duole.
Le lingue sono sempre il termometro de' costumi, delle opinioni ec. delle nazioni e de' tempi, e seguono per natura l'andamento di questi.
Poiché i nostri pensieri sono fatui, la lingua diventa sgradevole e sciatta, ma la trascuratezza della lingua favorisce a sua volta la tendenza ad avere fatui pensieri.
Tutti gli organi del corpo umano occasionalmente si stancano, eccezione fa la lingua.
La lingua è la veste del pensiero.
Tutto può cambiare, ma non la lingua che ci portiamo dentro, anzi che ci contiene dentro di sé come un mondo più esclusivo e definitivo del ventre materno.