La cosa più dura: tornare sempre a scoprire ciò che già si sa.
L'ignoranza non deve impoverirsi con il sapere. Per ogni risposta deve saltare fuori, lontano e apparentemente non in rapporto con essa una domanda che prima dormiva appiattata. Chi ha molte risposte deve avere ancor più domande.
È già qualcosa aver vissuto, pensato e disputato con se stessi, quand'anche nessuno ne venisse mai a conoscenza.
Chi ha avuto successo non ode che gli applausi. Per il resto è sordo.
E se quelli che rimangono fossero sempre i peggiori? Darwinismo capovolto.
Disperazione, l'unica forma disinteressata di esistenza.
Se sai, sta' zitto.
Sa poco chi dice a sua moglie tutto quello che sa.
So di non sapere.
L'uomo di poco sapere invecchia come un bove. Crescono le sue carni, ma non cresce la saggezza.
Il sapere scientifico non è conoscenza certa: è solo un sapere congetturale.
Il vero sapiente è colui che sa di non sapere.
Il più semplice scolaro sa oggi verità per le quali Archimede avrebbe sacrificato la vita.
Quel che insegna Google è che c'è oggi una parte enorme di umani per la quale, ogni giorno, il sapere che conta è quello in grado di entrare in sequenza con tutti gli altri saperi.
Non sa niente. E crede di saper tutto. Questo indica una chiara vocazione per la carriera politica.