Si muore troppo facilmente. Dovrebbe essere molto più difficile morire.— Elias Canetti
Si muore troppo facilmente. Dovrebbe essere molto più difficile morire.
L'inattingibile negli animali: come essi ci vedono.
Accademie il cui compito sarebbe di abolire, di tanto in tanto, certe parole.
Già solo per questo non ci può essere un creatore, perché la sua tristezza per il destino del suo creato sarebbe impensabile e insopportabile.
Coloro che non s'adeguano sono il sale della terra, il colore della vita, condannano se stessi all'infelicità, ma sono la nostra felicità.
Delle donne non vince quella che corre dietro, né quella che scappa, vince invece quella che aspetta.
Che cosa non mi piace della morte? Forse l'ora.
Ciò che principalmente ti affligge nella morte altrui è la rinnovata visione della certezza della tua.
Siamo tutti rassegnati alla morte; è alla vita che non arriviamo a rassegnarci.
La morte non è l'opposto della vita, ma una sua parte integrante.
Accetta la tua morte con una certa serietà, comunque. Chi ride andando a farsi giustiziare non è ben compreso, in genere, dalle meno progredite forme di vita, e ti daranno del pazzo.
Veder la china, il baratro profondo, la via senza ritorno, ultima via... Triste non è il tramonto, amica mia, triste è dover assistere al tramonto!.
Il corpo e la sua morte restano i più grandi pensatori.
La morte è l'unica bella, pura conclusione di una grande passione.
Al mondo di sicuro ci sono solo la morte e le tasse.
La pallida morte batte ugualmente al tugurio del povero come al castello dei re.