Il fatto che sono morti non testimonia affatto che siano vissuti.— Francesco Burdin
Il fatto che sono morti non testimonia affatto che siano vissuti.
Tardi ho imparato che l'amicizia è un contratto di mutuo soccorso: chi non ha i mezzi per soccorrere, o li ha perduti, perde gli amici.
Vi sono amicizie morganatiche. O forse tute le amicizie sono tali.
La vita: viaggio involontario fra gli uomini.
L'invecchiamento della popolazione arricchisce i dentisti e riempie i banchi delle chiese. Non porta altri benefici.
La riflessione è l'anima dell'aforisma. Ma anche la scrittura di aforismi è matrice di riflessioni.
La morte, raggiungila con tutti i tuoi appetiti, e il tuo egoismo e tutti i peccati capitali.
Come il sole la nebbia, così il pensier della morte fuga e discioglie ogni cupidigia, ogn'invidia, ogni odio.
Tutte le nostre conoscenze ci aiutano solo a morire di una morte un po' più dolorosa di quella degli animali che nulla sanno.
Come uomini siamo uguali davanti alla morte.
Mi scrive l'amica di Londra: "A giudicare da certi cimiteri ci sarebbe da pensare che noi trattiamo i nostri cari meglio da morti che da vivi.
L'ambizione è la morte del pensiero.
"Siamo nati per morire." Se l'avessi saputo prima!
Quando siamo nati abbiamo perso quanto perderemo con la morte: tutto.
Vivi come se dovessi morire domani. Impara come se dovessi vivere per sempre.
La vita è una grande sorpresa. Non vedo perché la morte non potrebbe esserne una anche più grande.