Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis.— Totò
Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiedevano il bis.
L'ignorante parla a vanvera. L'intelligente parla poco. 'O fesso parla sempre.
Ogni limite ha una pazienza.
L'amore è come se fosse un malanno che, all'improvviso, ti esplode dentro il cuore, senza un avvertimento, senza affanno, e ti può far morir senza dolore.
A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame.
Sonno un forziero, per questo sono un donnaiolo: alle donne piacciono gli uomini forti. Dal mio aspetto non si direbbe, la mia forza è truccata: sono un falso debole.
Gli uomini, fuggendo la morte, l'inseguono.
La maggior parte delle persone muoiono all'ultimo minuto; altre 20 anni prima, alcune ancora prima. Sono i dannati della terra.
Un sillogismo: gli altri muoiono; ma io non sono un altro; dunque non morirò.
Gli uomini dell'occidente vivono come se non dovessero non morire mai e muoiono come se non avessero mai vissuto.
La morte non è dolorosa. È la vita terrena che è una morte.
Della morte questo deve essere detto: per lei, non c'è bisogno di scendere dal letto. Ovunque ti capiti di stare, sta sicuro che gratis te la verranno a portare.
La morte, la vita, la fama, l'infamia, il dolore, il piacere, la ricchezza, la povertà, tutto ciò tocca ugualmente a buoni e cattivi, non essendo queste cose né belle né brutte; e, dunque, neppure beni o mali.
La morte venne nel mondo per il peccato', dice il cristianesimo. Ma la morte è puramente l'espressione cruda, stridente e portata al suo eccesso, di ciò che il mondo è nell'essenza sua. Onde è più conforme al vero dire: il mondo è per il peccato.
Comunque, non è così male... Voglio dire, quando sei morto, puoi essere te stesso.
Nessuno può dire con certezza che domani sarà ancora vivo.