Il progresso ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode.— Elias Canetti
Il progresso ha i suoi svantaggi; di tanto in tanto esplode.
Gli uomini fuggono da chi dice sempre le stesse cose. Ma se uno le dice con sufficiente arroganza, da costui si lasciano dominare.
I giorni vengono distinti fra loro, ma la notte ha un unico nome.
Già sarebbe un sollievo per me vedere un unico toro che mettesse in fuga questi eroi, i toreri, e in più un'intera arena assetata di sangue.
Gli antichi resoconti di viaggio diventeranno preziosi come le più grandi opere d'arte; perché sacra era la terra sconosciuta, e non può mai più esserlo.
Queste famiglie! Tutte uguali, eppure ciascuna così fiera di sé!
Tutto ciò che è umano deve retrocedere se non progredisce.
Ogni progresso della civiltà è stato denunciato come innaturale quando era ancora recente.
Il progresso è innegabile. Ora anche gli ignoranti sono laureati.
Non vi è miglior prova del progresso della civiltà che quella del progresso della cooperazione.
L'obiettivo sottinteso del "progresso" è, non esattamente, forse, il cervello sotto spirito, ma comunque un orribile abisso subumano di mollezza e inettitudine.
Niente può avere come destinazione qualcosa di diverso dalla sua origine. L'idea opposta, l'idea del progresso, è veleno.
Il malcontento è il primo passo verso il progresso.
Il progressista guarda sempre avanti. Anche se non vede niente.
Il progresso sarebbe meraviglioso, se solo volesse fermarsi.
Invece di grandi aspettative di sogni d'oro, il "progresso" evoca un'insonnia piena di incubi di "essere lasciati indietro", di perdere il treno, o di cadere dal finestrino di un veicolo che accelera in fretta.