Perché non posso sognarle le mie illusioni? - Perché sono artista?— Ambrogio Bazzero
Perché non posso sognarle le mie illusioni? - Perché sono artista?
Vorrei andare a Limbiate al vecchio cimitero. La morte mi consola sempre. Credo in Dio e sento la sua pace.
L'anima nostra è tale che a volte sia piccina a contenere una goccia di rugiada, a volte sia troppo vasta per contenere i mari.
Passa la bellezza, come profumo all'aria, e il suo ricordo sarà un rimpianto. Dura invece la bontà, come l'incenso nel chiuso tabernacolo, la carità fatta non invecchia mai, ed è sempre sorella alla carità da farsi.
Sai tu che cosa sia la melanconia? Molte volte il fondersi di due crepuscoli, quello dell'amore con quello del dolore.
Ma perché scrivo? È l'unico mio conforto.
Che cos'è più preciso della precisione? L'illusione.
Quando pensiamo di condurre, allora siamo guidati.
Senza illusioni, l'umanità morirebbe di disperazione o di noia.
Offrendoci la bella illusione della grandezza umana, il tragico ci consola. Il comico è più crudele: ci rivela brutalmente l'insignificanza di tutte le cose.
Vaghe ipotesi di potersi illudere questo, e non di più, ha il più grande degli uomini.
Distruggete, se vi riesce, tutte le illusioni: da ultimo rimarrete con l'illusione di poter vivere senza illusioni.
Non abbandonare le tue illusioni. Quando saranno scomparse, potrai esistere ancora, ma avrai cessato di vivere.
Sfronda pure le illusioni, ma non diradicarle.
Le illusioni ci aiutano a vivere. Le delusioni, a morire.