Prossimo: uno che ci è stato imposto di amare come noi stessi e che fa di tutto per farci disubbidire.— Ambrose Bierce
Prossimo: uno che ci è stato imposto di amare come noi stessi e che fa di tutto per farci disubbidire.
Congratulazione : la veste elegante dell'invidia.
Mano. Singolare strumento inserito all'estremità del braccio umano e di solito infilato nelle tasche altrui.
Dottore. Un gentiluomo che prospera con le malattie e muore con la buona salute.
Ottimismo (s.m.). Dottrina o credo che vede tutto bello, incluso il brutto; tutto buono, soprattutto il male; e tutto giusto, particolarmente ciò che è sbagliato.
Farsa. Una breve commedia di solito recitata dopo una tragedia allo scopo di aumentare la prostrazione dello spettatore dotato di senso critico.
Chi disprezza il prossimo si preoccupa già troppo del prossimo.
È vero che bisogna amare il prossimo, ma nell'esempio che Cristo dà per illustrare questo comandamento il prossimo è un essere nudo e sanguinante, svenuto sulla strada e di cui non si sa niente. Si tratta di un amore del tutto anonimo, e per ciò stesso universale.
Ama il prossimo tuo come te stesso.
Chi è il nostro prossimo? Colui che è vicino a noi, ma che non abbiamo ancora mai notato, che aspetta da noi il gesto di fiducia, di stima, di amicizia.
Non amare il tuo prossimo come te stesso: se sei in buoni rapporti con te stesso, è un'impertinenza, nel caso opposto, è un'offesa.
Ama il tuo prossimo, ma non abbattere la siepe.
Uno va dal prossimo perché cerca se stesso, un altro, perché vorrebbe perdere se stesso.
Il prossimo è facile odiarlo se sei forte amalo che a fare stragi siamo tutti Capaci.
Se l'io è detestabile, amare il prossimo come se stessi diventa un'atroce ironia.