Uccidere. Creare un posto vacante senza creare un successore.
Critico. Persona che si vanta di essere incontentabile perché nessuno si sforza di compiacerla.
Follia. Quel dono e facoltà divina la cui creativa e sovrana energia ispira la mente dell'uomo, guida le sue azioni e adorna la sua vita.
Innocenza. Stato o condizione di un criminale il cui avvocato sia riuscito a comprare la giuria.
Destino. Misteriosa entità che dovrebbe controllare tutte le sorti umane e che viene invocata soprattutto da chi sbaglia per scusare il proprio insuccesso e dai tiranni per giustificare i propri crimini.
Futuro. È il tempo in cui i nostri affari prosperano, i nostri amici sono sinceri e la nostra felicità è assicurata.
Sono convinto che gli uomini arriveranno veramente a non uccidersi tra di loro, quando arriveranno a non uccidere più gli animali.
Tutti uccidono tutti gli altri in un modo o nell'altro.
Da quando il mondo esiste e gli uomini si uccidono a vicenda, nessun uomo ha mai commesso un delitto contro un suo simile senza acquietare se stesso con questa idea. Questa idea è le bien public, il supposto bene degli altri uomini.
Chi ha ucciso una volta, quasi sempre ricade nel delitto, non fosse che per tentare di assicurarsi l'impunità.
Non uccidere, e non favorire coloro che uccidono; non pagare il conto del tuo macellaio.
Uccidere è proibito, quindi tutti gli assassini vengono puniti, a meno che non uccidano su larga scala e al suono delle trombe.
Uccide la suocera scambiandola per la moglie.
Perché l'uomo uccide? Uccide per mangiare. Ma non solo per mangiare: spesso anche per bere.
Finché avranno voglia di uccidere, non perderanno il gusto di generare.
Mai uccidere un uomo se questo comporta togliergli la vita.