La vita è una tragedia che viene recitata come una commedia.
Con la sua onnipotenza Dio ha deciso non solo di non esistere, ma anche di non essere mai esistito.
Dove comincia la critica cessa la creatività, così come quando si fanno troppi inventari vuol dire che la produzione ristagna.
L'ottimismo è la cataratta dello spirito.
La falsità del prete si rivela soprattutto nella voce impostata.
La vita è un arco voltaico tra la culla e la morte.
Ricordiamo il vecchio adagio: "si vis pacem, para bellum": se vuoi conservare la pace preparati alla guerra. Sarebbe ora di modificare questo adagio e di dire: "si vis vitam, para mortem": se vuoi poter sopportare la vita, disponiti ad accettare la morte.
Quanto pesa un corpo che è stato attraversato dalla morte. La vita è leggera, non bisogna permettere a nessuno di renderla greve.
La vita è, di fatto, una lotta. Su questo punto pessimisti e ottimisti si trovano d'accordo.
C'è tutta una vita in un'ora d'amore.
La vita di ogni uomo è una favola scritta da Dio.
Anche per i più longevi, la vita è troppo breve in relazione ai progetti fatti.
Alla fine è semplice: il bene, il male, la lotta di chi soffre, la paura di chi è solo come un cane per strada. La vita è un gioco d'azzardo, se perdi stai calmo e aspetta la tua occasione ma non perdere la bussola. Non farti corrompere.
Oh la vita potrebbe essere molto interessante, solo che si sapesse e si capisse qualcosa di più.
Quello che chiamiamo la modernizzazione della vita, non è che una continua e sempre più grande complicazione demoniaca.
L'intento è la vita stessa, è amore incondizionato.