L'educazione non serve solo a preparare alla vita, ma è vita stessa.
La storia non deve essere presentata come un'accumulazione di risultati conseguiti o come una mera esposizione di avvenimenti, ma come una poderosa realtà in azione.
La consapevolezza della finalità sociale della storia frena la tendenza a ridurre la storia a mito, novella o pura letteratura.
Tutto quel che la società ha compiuto per se stessa è posto, mediante l'istruzione, a disposizione dei suoi membri futuri.
Ci vuole più umiltà nei nostri momenti di successo che non in quelli di sconfitta.
L'uomo non è logico e la storia del suo intelletto è tutta una serie di riserve mentali e di compromessi. Egli si attacca a ciò che può delle sue vecchie convinzioni, anche se è costretto ad abbandonarne la base logica.
A volte giustificano i figli, eppure le madri hanno un ruolo cruciale per educare in modo diverso.
Il compito principale dell'educazione è soprattutto quello di formare l'uomo, o piuttosto di guidare lo sviluppo dinamico per mezzo del quale l'uomo forma se stesso ad essere un uomo.
L'educazione dipende dalla certezza che colui che parla dice il vero e l'interesse del bambino è quello di conoscere questa verità.
Solo una educazione interiore ci consente di guardare alla realtà distinguendo ciò che veramente conta.
Qualunque cosa soffochi l'individualità è dispotismo, con qualunque nome si chiami.
L'educazione d'un popolo si giudica dal contegno ch'egli tien per la strada.
Principio sommo di ogni educazione: che si dia del cibo soltanto a chi ne ha fame!
La buona educazione non sta nel non versare la salsa sulla tovaglia, ma nel non mostrare di accorgersi se un altro lo fa.
Tutta l'educazione proviene dalla madre.
Ciò che è la cultura per un blocco di marmo è l'educazione per un'anima umana.
Non siamo chiamati a trasformare la vita in un paradiso, bensì a renderla, quando si può, un po' meno invivibile.
Ci sono persone che non vivono la vita presente ma si preparano con grande zelo come se dovessero vivere una qualche altra vita e non quella che vivono: e intanto il tempo si consuma e vola via.
Non la vita, ma la buona vita, deve essere principalmente apprezzata.
La vita può essere breve o lunga, dipende da come la viviamo.
La vita è un arco voltaico tra la culla e la morte.
Non si piange sulla propria storia, si cambia rotta.
La vita è bella. È bella perché non conosciamo altro di meglio.
Ognuno lascia la vita come se l'avesse cominciata allora.
Non sappiamo quali saranno i giorni che cambieranno la nostra vita. Probabilmente è meglio così.
Gli uomini conoscono la vita troppo presto; le donne conoscono la vita troppo tardi: ecco la differenza tra gli uomini e le donne.
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