Lavora e combatti e non accettare mai un male che puoi cambiare.— André Gide
Lavora e combatti e non accettare mai un male che puoi cambiare.
La sola arte di cui mi accontento è quella che, elevandosi dall'inquietudine, tende alla serenità.
La maggior parte delle liti amplifica un malinteso.
La fede muove le montagne, sì: le montagne di sciocchezze.
Osserva la sera come se il giorno vi dovesse morire, e la mattina come se ogni cosa vi sorgesse. Che la tua visione sia sempre nuova! Il saggio è quello che si stupisce di tutto.
Ciò che si avverte in sé di diverso, è esattamente ciò che si possiede di raro, ciò che costituisce il valore di ciascuno.
La battaglia per la vita la perdiamo nel momento stesso della nostra nascita, ma il vero eroismo è affrontarla, vivere decisi a vincerla.
Si crede di lottare e di soffrire per la propria anima, ma in realtà si lotta e si soffre per la propria pelle. Tutto il resto non conta.
La lotta è caotica eppure non si è soggetti al caos.
La Fiom e la Cgil hanno sempre lottato per aver un lavoro dignitosoe compatibile con la difesa della salute dentro e fuori la fabbrica.
Dalle mie parti c'è un codice: combatti per chi combatte accanto a te!
Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e con gli oppressi, non c'è più scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia.
La lotta incessante per spazio e cibo.
La mia è una visione apocalittica. Ma se accanto ad essa e all'angoscia che la produce, non vi fosse in me anche un elemento di ottimismo, il pensiero cioè che esiste la possibilità di lottare contro tutto questo, semplicemente non sarei qui, tra voi, a parlare.
C'è solo una cosa su cui scrivere: il cuore umano in conflitto con se stesso.
Il mondo lotta per il benessere, la Chiesa lotta per la salvezza, anche se tutti e due lavorano insieme per il superamento della miseria.