Vivi, e lascia rubare.— Anselmo Bucci
Vivi, e lascia rubare.
Non diffidate dei cattivi, ma degli imbecilli; e, sopra tutto, dei buoni.
Sola vera dolcezza è la stanchezza.
Soffrire significa non poter mangiare né dormire, altrimenti è letteratura.
Al grande insuccesso tutti resistono. Sovrumano è resistere al piccolo successo.
La sfortuna è l'incapacità dell'uomo a modificare la propria natura.
Sul piano della gestione del potere non occorrono delle capacità, ma una particolare forma di alienazione molto efficace.
Due parallele si incontrano all'infinito, quando ormai non gliene frega più niente.
A mio parere non significa nulla. Non ho opinioni riguardo l'indifferenza, e non me ne curo.
Se non ci si interessa di quello che succede, se ne diventa responsabili.
Fa parte della felicità o infelicità dell'uomo mediocre il non sentire bisogno alcuno di misurare se stesso, il non provare la curiosità del proprio io prima che giunga il destino a interrogarlo.
La forza dell'indifferenza! È quella che ha permesso alle pietre di durare immutate per milioni di anni.
L'acqua putrida e il petrolio sono come il vento e l'aria per noi.
Quando in passato hai sofferto molto, ogni ulteriore dolore è insopportabile e allo stesso tempo irrilevante.
I piccoli libri vengono letti ma non presi in considerazione, quelli grossi non vengono letti ma sono molto considerati.
Vivi nell'atarassia, nella apatia, e troverai la tua felicità. Non preoccuparti mai; non volere gli entusiasmi, le forti emozioni. Siamo in un'epoca di egoismi senza individualità, e forse appunto per questo non si è inneggiato mai così forte al collettivismo.