Perdere un bambino è un dolore nero e sordo che ti accompagna a ogni passo come un rombo.— Antonella Clerici
Perdere un bambino è un dolore nero e sordo che ti accompagna a ogni passo come un rombo.
Mettiamola così: tu sei un nero a Boston. Non c'è bisogno che ti aiuto io per farti fottere.
La persona istruita non sa dire se un oggetto è nero o bianco, tondo o quadrato, ma sa a menadito le leggi dell'ottica e le regole della prospettiva. Conosce le cose di cui parla, come un cieco i colori.
L'equazione calzante è sapere=potere=energia=materia=massa; una buona libreria non è altro che un buco nero distinto e istruito.
Sei mai stato filocollegato?
E fumerò nero, charas e marijuana, e non avrò paura di toccare il Nirvana, amerò i miei soldi e non una puttana, e resterò marcio finché Dio mi chiama.
Ho indossato il guanto nero sulla mano destra e Carlos quello sinistro dello stesso paio. Il mio pugno alzato voleva dire il potere dell'America nera. Quello di Carlos l'unità dell'America nera. Insieme abbiamo formato un arco di unità e forza.
Il Paradiso è un mercato nero dove c'è di tutto?
Non ti lascerò sola in questo bianco e nero.
È inganno tipografico, che una pagina abbia lo spessore esiguo su cui, su entrambi i lati, si stampa. Direi che la pagina comincia da quella esigua superficie in bianco e nero, ma si dilunga e si dilata e sprofonda, ed anche emerge e fa bitorzoli, e cola fuori dai margini.
Dentro di noi c'è un libro bianco e nero che io mi fermo a leggere ogni tanto quando non son sicuro del sentiero, perché è lì che è scritto tutto quanto!