Tutta la scrittura è cochonnerie.
Tutti quelli che sono riusciti nella vita e che hanno fatto parlare di loro, è perché avevano, anche essi, qualcosa.
Ogni sogno è un pezzo di dolore che noi strappiamo ad altri esseri.
La musica è il solo passaggio che unisca l'astratto al concreto.
Nella materia, non vi sono dèi. Nell'equilibrio, non vi sono dèi. Gli dèi sono nati dalla separazione delle forze e morranno alla loro riunione.
Per noi, i civilizzati siamo noi stessi, e tutto il resto, ciò che dà la misura della nostra universale ignoranza, s'identifica con la barbarie.
Io scriverò se vuoi perché cerco un mondo diverso, con stelle al neon e un poco di Universo, e mi sento un eroe a tempo perso.
Penso che la scrittura sia una sorta di identificazione. Soltanto se fai vedere al lettore la scena usando un occhio interno riesci a mantenere la sua attenzione.
Non esiste una scrittura che sia sufficientemente segreta da permettere all'uomo di esprimersi in essa con verità.
Scrivere è un artigianato che non conosce maestri, se non in modo imponderabile.
La scrittura ha cessato di essere la prosa del mondo; le somiglianze e i segni hanno sciolto la loro antica intesa; le similitudini deludono, inclinano alla visione e al delirio; le cose restano ostinatamente nella loro ironica identità: sono soltanto quello che sono.
Vivere: è pugnare con gli spiriti mali del cuore e del pensiero. Scrivere: è tenere severo giudizio contro sé stessi.
Per me scrivere è tirare fuori la morte dal taschino, scagliarla contro il muro e riprenderla al volo.
Scrivere è uno dei sistemi più semplici e più profondi per fare chiarezza dentro di sé e per tramandare la memoria delle nostre esistenze.
Niente di peggio che lavorare a orario fisso: si produce scrittura burocratica.
Il bello è che scrivere è un altro modo di cagare e masturbarsi.
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