Storia. Ogni volta che la parola appare, fa capolino la violenza.
L'assenza di un diario non la sua esistenza testimonia di una vita dissipata e offesa. Dove non c'è diario, non c'è abbandono.
Temere la vertigine, anche se non soffri di vertigine. È il solo modo per nutrire l'emozione, ultima possibilità di vita che ti resta.
Un fenomeno che la psicologia dovrà analizzare: molti, con le prostitute, "ci vogliono parlare".
Per smascherare la demenza del moderno è necessario diventarlo.
Tutte le forme letterarie convivono col lavoro. Solo l'aforisma, il frammento, uno zibaldone, sono figli dell'ozio.
La storia insegna che la storia vien fatta dai posteri. L'avvenire crea il passato.
E vota e gira, 'a storia è sempre chessa.
Il problema con le "lezioni della storia" è che di solito le comprendiamo dopo averci sbattuto la faccia contro.
Il fascino della storia, come quello del mare, risiede in ciò che cancella: l'onda che sopraggiunge fa sparire dalla sabbia la traccia della precedente.
Non esiste la Storia, entità misteriosa scritta con la lettera maiuscola. Sono gli uomini, finché essi sono davvero uomini, che fanno e disfanno la storia.
La storia, si capisce, è tutta un'oscenità fin dal principio.
La storia si scriverà col sangue e col ferro, ma si stampa con l'inchiostro.
La storia è una guerra contro il tempo, in quanto chiama a nuova vita fatti ed eroi del passato.
La storia non è che un quadro di delitti e sventure.
Io sono un idealista, io sono un ottimista. Io credo nel futuro e sono quelli che credono che fanno la storia, non quelli che se ne stanno seduti a guardarla, no, sono quelli disposti a correre rischi.