Chiunque è un uomo libero non può starsene a dormire.— Aristofane
Chiunque è un uomo libero non può starsene a dormire.
La patria è sempre dove si prospera.
Bevendo gli uomini migliorano:fanno buoni affari,vincono le cause,son felicie sostengono gli amici.
Le persone oneste ed intelligenti difficilmente fanno una rivoluzione, perché sono sempre in minoranza.
Non c'è nulla al mondo peggio delle donne impudiche, tranne forse le donne.
Gli uomini assennati spesso imparano dai loro nemici. È dai suoi avversari, non dai suoi amici, che le città imparano la lezione di costruire alte mura e navi da guerra; e questa lezione salva i loro bambini, le loro case e le loro proprietà.
La massima fondamentale dell'uomo libero è quella di vivere nell'amore per l'azione e di lasciar vivere avendo comprensione per la volontà altrui.
Se si elimina la libertà di parola, le facoltà creative inaridiscono.
Il mondo intero aspira alla libertà, eppure ogni creatura è innamorata delle proprie catene. Questo è il primo paradosso e l'inestricabile nodo della nostra natura.
Nessuno può essere libero se costretto ad essere simile agli altri.
È così che muore la libertà: sotto scroscianti applausi.
Nessuno è libero finché anche un solo uomo al mondo sarà in catene.
La libertà soppressa e poi riconquistata è più dolce della libertà mai messa in pericolo.
La religione e il clero sono state e forse resteranno, ancora per lungo tempo, tra i più importanti nemici del progresso e della libertà.
La libertà, dacché mondo è mondo, non è servita che a creare delle donne libere.
La libertà non è un diritto: è un dovere. Non è una elargizione: è una conquista; non è un'uguaglianza; è un privilegio.