Le persone oneste e intelligenti difficilmente fanno una rivoluzione, perché sono sempre in minoranza.— Aristotele
Le persone oneste e intelligenti difficilmente fanno una rivoluzione, perché sono sempre in minoranza.
In tutte le cose della natura esiste qualcosa di meraviglioso.
Il morire per fuggire la povertà o l'amore o una sofferenza qualsiasi non è da uomo coraggioso, ma piuttosto da vile: è una debolezza quella di fuggire i travagli, e chi in tal caso affronta la morte non lo fa perché è bello, ma per fuggire un male.
La modestia non può essere una virtù, perché assomiglia più ad una sofferenza che ad una qualità.
Lo studio è la migliore previdenza per la vecchiaia.
L'abitudine è in qualche modo simile alla natura, giacché "spesso" e "sempre" sono vicini; la natura è di ciò che è sempre, l'abitudine di ciò che è spesso.
Guardava la sua proprietà terriera con l'occhio di chi l'ha rubata di fresco.
I governi [...] hanno concetti dell'onestà diversi di quelli che valgono pei privati.
L'onestà è lo stato allotropico della morale.
Se il padre non è una persona onesta, nemmeno il figlio lo sarà.
Chi fa del bene a una persona onesta in parte lo riceve.
Chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto.
C'è solo un modo per sapere se una persona è onesta: chiederglielo. Se dice di sì, allora non è onesto.
Non ho paura della cattiveria dei malvagi ma del silenzio degli onesti.
Non c'è nulla più dell'onestà pretesa di mantenere distinto nella propria vita ciò che è pubblico da ciò che è privato, che ecciti l'interesse indiscreto delle piccole società perbene.
Sono (presumo d'essere) onesto. Si rischia qualcosa, di questi tempi. Oggi l'onestà è una dote losca, più assai dell'intelligenza. Abituarsi a nascondere entrambe.