Un buon giornale è una nazione che parla a se stessa.— Arthur Miller
Un buon giornale è una nazione che parla a se stessa.
Non batterti mai lealmente con un estraneo, ragazzo: non ti tirerai mai fuori dalla giungla a quel modo.
Ricordare l'amore è come evocare un profumo di rose in una cantina. Si può richiamare l'immagine di una rosa, ma non il suo profumo.
Senza alienazione, non ci può essere politica.
Arriva un momento in cui realizzi che non ti sei semplicemente specializzato in qualcosa: qualcosa si è specializzato in te.
Il giornalista può essere fazioso, il giornalismo non lo è mai.
Ci sono due specie di giornalisti: quelli che si interessano a ciò che interessa il pubblico; e quelli che interessano il pubblico a ciò che gli interessa, e questi sono i grandi.
I giornalisti seguono e descrivono gli eventi. Naturalmente è sbagliato quando magari cercano di crearli in laboratorio, perché poi questi influenzino i processi. Non è compito del giornalista. Il compito del giornalista è quello di raccontare la realtà, fornire un servizio ai propri lettori.
I giornali hanno con la vita all'incirca lo stesso rapporto che hanno le cartomanti con la metafisica.
Il giornalista non è tanto uno che vien pagato per ciò che scrive, quanto uno che vien pagato per ciò che non scrive.
Il giornalista è sempre uno che dopo sapeva tutto prima.
Il compito di un dottore è guarire i pazienti, il compito di un cantante è cantare. L'unico dovere di un giornalista è scrivere quello che vede.
Se le parole sono state inventate per nascondere il pensiero, allora i giornali sono un grande miglioramento di una pessima invenzione.
Quei bordelli del pensiero che si chiamano giornali.
La libertà di stampa dovrebbe essere condizionata dal più rigoroso divieto dell'anonimato.