Meglio è non fare il bene che farlo e poi pentirsi d'averlo fatto.
Chi, sia pure un'unica volta, amò e fu amato davvero, non deve, per miserabile che sia stata poi la sua vita, troppo maledire il destino.
Per uno che poté dire in faccia al sole: "Tutto è perduto, fuorché l'onore!" quanti che nell'ombra potrebbero dire: "Fuorché l'onore, nulla è perduto!".
Le grandi elevazioni dell'anima non sono possibili se non nella solitudine e nel silenzio.
Chi può possedere in ispirito il mondo non si cura di possedere materialmente una minima parte di esso.
Il desiderio è una specie di serpe prodigioso, che quanto s'accorcia di dietro, tanto s'allunga dinanzi.
Uomo che fa il bene non è colui che vuole che i suoi favori siano contraccambiati, ma colui che preferisce agire bene.
Bene è ciò che unisce, male ciò che separa.
Chi è convinto di farci del bene spesso ci rovina.
Per Bene intendo ogni genere di Gioia e qualunque cosa inoltre conduce ad essa e soprattutto ciò che soddisfa un desiderio, qualunque esso sia.
A ragione definirono il bene: ciò a cui ogni cosa tende.
Il sommo bene è l'armonia dell'animo.
Un bene che può essere dato, può anche essere tolto.
Si "deve" dare il contraccambio, nel bene come nel male: ma perché proprio alla persona che ci fece del bene o del male?
Possedere un bene non serve a niente se non si è pronti a perderlo. E i beni la cui perdita è più facilmente tollerabile sono quelli che, perduti, non possono essere oggetto di rimpianto.
Vuoi sapere che cosa sia il vero bene o da dove venga? Te lo dirò: dalla buona coscienza, dagli onesti propositi, dalle rette azioni, dal disprezzo del caso, dal tranquillo e costante tenore di vita di chi segue sempre lo stesso cammino.