È meglio non ricevere gratitudine piuttosto che non fare del bene.— Lucio Anneo Seneca
È meglio non ricevere gratitudine piuttosto che non fare del bene.
La fortuna teme i forti e schiaccia i paurosi.
Il destino guida chi lo segue di buona voglia, trascina chi si ribella.
Nessuno può portare a lungo la maschera.
Non devi farti simile ai malvagi perché sono molti, ne farti nemico ai molti perché sono diversi da te.
Nessuno può elargire benefici con tanta avvedutezza da non ingannarsi di frequente: cadano pure nel vuoto, purché qualche volta non vadano perduti.
Non intorbidare il bene presente col desiderio di quello che ti manca, ma considera che anche questo lo hai desiderato.
Distinguere il bene dal male non è facile poiché i confini tra questo e quello siamo noi a tracciarli.
Come nella speranza o in qualunque altra disposizione dell'animo nostro, il bene lontano è sempre maggiore del presente, così per l'ordinario nel timore è più terribile il male.
Si "deve" dare il contraccambio, nel bene come nel male: ma perché proprio alla persona che ci fece del bene o del male?
Fra il bene e il male c'è una porta, e io l'aprirò!
Benedetti coloro che non hanno nulla da dire e che non si lasciano convincere a dirlo.
Dovunque c'è l'uomo, c'è l'occasione per fare del bene.
Bene è ciò che unisce, male ciò che separa.
Lume v'è dato a bene e a malizia.
Talvolta, vogliamo essere indifferenti al bene che riceviamo d'alcuno. Anzi, accettiamo i suoi doni con una ironia crescente, che dissimuliamo molto bene. L'assiduità del donatore ci attedia, e non gli perdoniamo quando egli si dimentica di noi.