A ragione definirono il bene: ciò a cui ogni cosa tende.
Ci sono tre tipi di amicizia: amicizia basata sul piacere; amicizia basata sull'interesse; amicizia basata sulla bontà.
La famiglia è l'associazione istituita dalla natura per provvedere alle necessità dell'uomo.
L'uomo è per natura superiore, la donna inferiore; il primo comanda, l'altra ubbidisce, nell'uno v'è il coraggio della deliberazione, nell'altra quello della subordinazione.
Le persone oneste e intelligenti difficilmente fanno una rivoluzione, perché sono sempre in minoranza.
Il morire per fuggire la povertà o l'amore o una sofferenza qualsiasi non è da uomo coraggioso, ma piuttosto da vile: è una debolezza quella di fuggire i travagli, e chi in tal caso affronta la morte non lo fa perché è bello, ma per fuggire un male.
Non intorbidare il bene presente col desiderio di quello che ti manca, ma considera che anche questo lo hai desiderato.
Soltanto il bene che è ancora in noi può aiutarci a conseguire il meglio che ci manca.
Non basta fare il bene, bisogna anche farlo bene.
Il sommo bene è l'armonia dell'animo.
Chiunque fa del bene ad un'altro, lo fa anche a se stesso.
Bene è ciò che unisce, male ciò che separa.
Come nella speranza o in qualunque altra disposizione dell'animo nostro, il bene lontano è sempre maggiore del presente, così per l'ordinario nel timore è più terribile il male.
Lume v'è dato a bene e a malizia.
Si "deve" dare il contraccambio, nel bene come nel male: ma perché proprio alla persona che ci fece del bene o del male?
Talvolta, vogliamo essere indifferenti al bene che riceviamo d'alcuno. Anzi, accettiamo i suoi doni con una ironia crescente, che dissimuliamo molto bene. L'assiduità del donatore ci attedia, e non gli perdoniamo quando egli si dimentica di noi.