Non cedete mai al primo impulso dell'ira: cedete sempre al primo impulso dell'amore.— Arturo Graf
Non cedete mai al primo impulso dell'ira: cedete sempre al primo impulso dell'amore.
Non batterà mai con profitto la sua via chi, battendola, pensa che avrebbe dovuto, potuto, batterne un'altra.
Quegli che nella così detta prosa della vita sa scoprir più poesia, quegli è più poeta.
Un'eresia, se ottenga la vittoria, cambia nome e si chiama ortodossia.
Nessun più sicuro segno di debolezza che il diffidare istintivamente di tutto e di tutti.
Molti uomini paiono sensati di qua da certo confine, di là dal quale appaiono improvvisamente insensatissimi.
Il sentiero della nonviolenza richiede molto più coraggio di quello della violenza.
La violenza resta per me un grosso problema. Forse deriva da quel cieco bisogno dell'essere non civilizzato, che non sente abbastanza il rispetto di sé e degli altri. Ma quello che è ancora più pauroso è la violenza collettiva o quella violenza che si ammanta di legge, la dittatura.
Ho giurato di non stare mai in silenzio, in qualunque luogo e in qualunque situazione in cui degli esseri umani siano costretti a subire sofferenze e umiliazioni. Dobbiamo sempre schierarci. La neutralità favorisce l'oppressore, mai la vittima. Il silenzio aiuta il carnefice, mai il torturato.
Fate l'amore invece di impugnare quel coltello, la violenza è stata sempre il metodo di chi non ha cervello.
La violenza è l'ultimo rifugio degli incapaci.
La non-violenza è il primo articolo della mia fede. È anche l'ultimo articolo del mio credo.
La pace si trova dentro se stessi. La violenza provoca sofferenze, la pace si ottiene non pregando, ma si genera all'interno di sé e poi nella propria famiglia.
Restituire violenza alla violenza moltiplica la violenza.
La forza conquista ogni cosa, ma le sue vittorie sono di breve durata.
Tutti gli esseri tremano di fronte alla violenza. Tutti temono la morte. Tutti amano la vita.