Chi va all'altro mondo è un santo e chi si sposa è un diavolo.— August Strindberg
Chi va all'altro mondo è un santo e chi si sposa è un diavolo.
Quello di cui ho paura non è la morte, ma la solitudine.
Coloro che tengono dei cani sono dei vigliacchi che non hanno il coraggio di mordere da soli.
La terra è una colonia penitenziaria dove dobbiamo scontare la pena per i delitti commessi in un'esistenza anteriore.
La società è un manicomio e i suoi guardiani sono i funzionari e la polizia.
Che non tutti possano vivere allo stesso modo, lo capisco, ma la differenza può essere tanto grande?
Il demonio può vincere delle battaglie. Anche importanti. Ma mai la guerra.
L'uomo separato dagli altri è già ingoiato da satana. La nostra gioia vince questa morte spaventosa.
Come ci riesce bene il diavolo quando ci vuol mettere la coda!
Il diavolo è l'amico che non resta mai fino alla fine.
A volte il Diavolo mi induce nella tentazione di credere in Dio.
Il diavolo agisce più attraverso la sua intelligenza che attraverso la forza, la sua specialità è provocare due o più derive opposte, è orchestrare quelle che Giovanni Paolo II ha chiamato "strutture di peccato".
I demoni hanno fede, ma tremano.
L'umanità non sopporta il pensiero che il mondo sia nato per caso, per sbaglio, solo perché quattro atomi scriteriati si sono tamponati sull'autostrada bagnata. E allora occorre trovare un complotto cosmico, Dio, gli angeli o i diavoli.
Combatti il diavolo con una cosa chiamata amore.
Il nemico si comporta come una donna, poiché suo malgrado, è debole e vuole sembrar forte.