I demoni non sono da temere più delle mosche.— Santa Teresa di Lisieux
I demoni non sono da temere più delle mosche.
Se qualche volta cado per mia debolezza, il vostro sguardo divino purifichi subito la mia anima consumando tutte le mie imperfezioni, come il fuoco che trasforma ogni cosa in se stesso.
Trovo che per vivere c'è bisogno solo di rassegnazione; dinanzi alla morte invece non provo altro che gioia.
Attorno agli ammalati bisogna essere allegri.
L'amore deve essere provato con le azioni.
Questa fiaccola rappresenti la carità la quale deve illuminare, rallegrare, non soltanto coloro che mi sono più cari, ma tutti coloro che sono nella casa, senza eccettuar nessuno.
Gli uomini hanno soppresso il diavolo dacché si sono accorti di poter fare senza il suo auto tutto il male che già credevano di fare col suo aiuto.
Costa una fatica del diavolo conservare una buona opinione di sé. Chissà come fanno, certuni.
Per il Tantra Dio e il diavolo non sono due: in realtà non esiste un'entità che si possa chiamare "diavolo", tutto è divino, ogni cosa è sacra, e questo sembra essere il giusto punto di vista, il più profondo.
Il diavolo è un ottimista se pensa di poter peggiorare gli uomini.
Il buon cristiano deve stare in guardia contro i matematici e tutti coloro che fanno profezie vacue. Esiste già il pericolo che i matematici abbiano fatto un patto col diavolo per oscurare lo spirito e confinare l'umanità nelle spire dell'inferno.
Il drago, la bestia, l'essere infame è prima di tutto l'avidità, la sete di denaro e di potere.
E ciascuno ha il diavolo che si merita.
Il diavolo fa le pentole, i preti fanno i coperchi.
Abbiamo fatto il lavoro del diavolo.
Come ci riesce bene il diavolo quando ci vuol mettere la coda!