Le guerre non si pagano in tempo di guerra, il conto viene dopo.
L'orgoglio che si pasce di vanità finisce nel disprezzo.
Andare a letto presto e alzarsi presto, fanno l'uomo sano, ricco e saggio.
Dov'è la libertà, lì è il mio Paese.
Tieni gli occhi spalancati prima del matrimonio, semichiusi dopo.
Chi dorme coi cani, si alza con le pulci.
Mai credere in una guerra corta e felice o che chiunque si imbarchi in uno strano viaggio possa prevedere le insidie e gli uragani che incontrerà.
Non esisterà mai una guerra né piacevole, né veloce.
Molto si miete in guerra, ma il raccolto è sempre scarsissimo.
La guerra può esistere solo nel mondo della tragedia: fin dall'inizio della storia l'uomo non ha conosciuto che il mondo tragico e non è capace di uscirne. L'età della tragedia può aver fine solo con una rivolta della frivolezza.
La guerra è un gioco che si gioca sorridendo. Se non sai sorridere, sogghigna. Se non sai sogghignare levati di mezzo, finché puoi.
Più che una fine della guerra, vogliamo la fine dei principi di tutte le guerre.
La guerra non è un gioco da salotto in cui tutti rispettano le regole. Quando ci sono in ballo la vita e la morte, le regole e gli obblighi vanno a farsi benedire. Qui soltanto il ripudio totale della guerra può essere utile.
La nozione che il disarmo possa porre termine alla guerra è contraddetta da ciò che si può osservare in una qualsiasi baruffa fra cani.
In guerra come in amore per venire a termine bisogna avvicinarsi.
Per distruggere l'inevitabilità delle guerre è necessario distruggere l'imperialismo.