Ateismo segno di forza d'animo, ma solo fino a un certo punto.— Blaise Pascal
Ateismo segno di forza d'animo, ma solo fino a un certo punto.
Due eccessi: escludere la ragione, non ammettere che la ragione.
Gli animali non si ammirano a vicenda, un cavallo non ammira il suo compagno.
L'uomo è per natura credulo, incredulo, pauroso, temerario.
Noi non conosciamo né l'esistenza né la natura di Dio, perché egli non ha né estensione né limiti. Ma per fede noi conosciamo la sua esistenza, nella gloria conosceremo la sua natura.
Se vivere senza cercare ciò che si è rappresenta un accecamento soprannaturale, è ben terribile vivere male credendo in Dio.
L'ateismo non conduce necessariamente alla corruzione dei costumi.
Anche un ateo può essere in buona fede.
Un giorno fu chiesto a qualcuno se ci fossero dei veri atei. Credete, rispose, che ci siano dei veri cristiani?
È molto più difficile non credere che credere in Dio, i veri atei sono quasi introvabili.
Né la scienza né la logica permettono di concludere che Dio non esiste. Nessun ateo può quindi illudersi di essere più logico e più scientifico di colui che crede. Chi sceglie l'ateismo fa quindi un atto di fede: nel nulla. Credere in Dio è più logico e più scientifico che credere nel nulla.
Per quanto l'ateismo possa esser stato logicamente sostenibile prima di Darwin, soltanto Darwin creò la possibilità di adottare un punto di vista ateo con piena soddisfazione intellettuale.
Dio è ateo.
La lode più alta a Dio è nella negazione dell'ateo che ritiene la creazione tanto perfetta da poter fare a meno di un creatore.
Se vi è un ateismo dell'uomo, un uomo senza Dio, non vi è un Dio senza l'uomo.
Quale insidiosa ed astuta insinuazione nella parola 'ateismo'! Come se il teismo fosse la cosa più naturale del mondo.