L'impegno a pensare bene è il principio della morale.
Gli animali non si ammirano a vicenda, un cavallo non ammira il suo compagno.
Non si deve misurare la virtù di un uomo dalla sua eccezionalità ma nel quotidiano.
Se vivere senza cercare ciò che si è rappresenta un accecamento soprannaturale, è ben terribile vivere male credendo in Dio.
Farsi beffe della filosofia vuol dire essere un vero filosofo.
Un medesimo significato cambia secondo le parole che lo esprimono. I significati ricevono dalle parole la loro dignità, invece di conferirla ad esse. Bisogna cercare degli esempi.
L'importante è pensare meno, ricordare e immaginare e aspettare meno. Prendere subito quello che c'è e basta.
Il pensiero ingrandisce il nostro piccolo essere che è come un granello di sabbia di fronte all'eternità.
Mai si è vissuto tanto come quando si è pensato molto.
Per pensare cose semplici ci vuole un genio; i cretini pensano solo cose complicate.
O si crede o si pensa, non c'è altra via. Quelli che credono fanno bene ad andare in chiesa, ma quelli che pensano non possono accontentarsi di prediche e di verità preconfezionate.
Vivere del pensiero è sentirsi superiori alla comunità.
È un pensatore: vale a dire è bravo a vedere le cose più semplici di quel che sono.
Soltanto chi abbia la coscienza di portare una luce tra i contemporanei dovrebbe esprimere i propri pensieri: gli altri non sono che ciarlatani.
I pensieri sono spiriti in movimento come le onde del mare che fanno sentire la loro voce infrangendosi sulla riva.
Il pensare, che era un furore, è diventato un'arte.