La principale malattia dell'uomo è la curiosità irrequieta delle cose che non può sapere.— Blaise Pascal
La principale malattia dell'uomo è la curiosità irrequieta delle cose che non può sapere.
Se esiste un Dio non dobbiamo amare che lui e non le creature effimere. Il ragionamento degli empi nella Sapienza è fondato sulla non esistenza di Dio: "Accertato questo", dice, "godiamo dunque le creature".
Gesù sarà in agonia fino alla fine del mondo. Durante questo tempo non si deve dormire.
Volete che si pensi bene di voi? Non lodatevi.
Ci sono due tipi di mente... quella matematica, e quella che viene chiamata l'intuitiva. La prima arriva alle sue vedute lentamente, ma sono ferme e rigide; la seconda è dotata di grande flessibilità e applica se stessa simultaneamente alle diverse parti apprezzabili di ciò che essa ama.
La natura possiede delle perfezioni per mostrare che essa è l'immagine di Dio; e dei difetti, per mostrare che ne è solo l'immagine.
Il cammino del Signore è semplice come quello di Giovanni e Andrea, di Simone e Filippo, che hanno cominciato ad andare dietro a Cristo: per curiosità e desiderio. Non c'è altra strada, al fondo, oltre questa curiosità desiderosa destata dal presentimento del vero.
La cura per la noia è la curiosità. Non ci sono cure per la curiosità.
La curiosità è essenziale alla fotografia, ma la sua spaventosa controparte è l'indiscrezione, che è una mancanza di pudore.
L'inquietudine dei desideri produce la curiosità [...], i selvaggi sono i meno curiosi [...]: non è delle cose che gioiscono, bensì di se stessi; trascorrono la vita a non far nulla e non si annoiano mai.
Signori, avevate la mia curiosità, ma ora avete la mia attenzione.
La curiosità, massime quando è spinta troppo, spesso e volentieri ci porta addosso qualche malanno.
La curiosità, questo bisogno insaziabile di conoscenze.
Queste sono il genere di cose che ti spingono a fare musica: la curiosità e la passione per le nuove idee.
Mala curiosità intellettuale voler fiutare dove si sa che c'è il puzzo.