Ridersela della filosofia significa filosofare per davvero.— Blaise Pascal
Ridersela della filosofia significa filosofare per davvero.
L'ultima cosa che si scopre scrivendo un libro è come cominciare.
Né la contraddizione è indice di falsità né la coerenza è segno di verità.
Così non viviamo mai, ma speriamo di vivere, e preparandoci sempre a essere felici è inevitabile che non lo siamo mai.
L'uomo non è né angelo né bestia, e disgrazia vuole che chi vuol fare l'angelo fa la bestia.
Nel mondo si possono trovare tutte le buone massime; non c'è che da applicarle.
Sono attratto dalla filosofia indù, il cui proposito essenziale è il superamento dell'io; eppure tutto quello che faccio e tutto quello che penso è solo io e disgrazie dell'io.
Il numero esiguo di pensieri fondamentali fa il filosofo, e l'ostinazione e la molestia con cui egli li ripete.
Tutti i termini filosofici sono metafore, analogie, per così dire congelate, il cui significato autentico si dischiude quando la parola sia riportata al contesto d'origine, certo presente in modo vivido e intenso alla mente del primo filosofo che la impiegò.
La filosofia è la terra di nessuno tra la scienza e la teologia, esposta dunque agli attacchi da entrambe le parti.
Prendersi gioco della filosofia è fare davvero filosofia.
La filosofia è morta, non avendo tenuto il passo degli sviluppi più recenti della scienza, e in particolare della fisica. Così sono stati gli scienziati a raccogliere la fiaccola nella nostra ricerca della conoscenza.
Si fabbricano le filosofie per giustificare i nostri pregiudizi, i nostri sentimenti, le necessità, anche basse, della nostra vita.
La filosofia è utile per consolarci della sua inutilità.
Le filosofie valgono ciò che valgono i filosofi. Più l'uomo è grande, più è vera la filosofia.
La filosofia è la balia asciutta della vita. Veglia sui nostri passi, ma non ci può allattare.