Quando scoprirai chi sei, riderai di ciò che credevi di essere.— Buddha
Quando scoprirai chi sei, riderai di ciò che credevi di essere.
Il maestro nell'arte del vivere persegue il suo ideale di eccellenza in tutto quello che fa, così nel proprio gioco e nel proprio lavoro, lasciando agli altri decidere se in ogni momento stia giocando o lavorando, perché ai suoi occhi egli sta sempre facendo entrambe le cose.
Noi siamo forgiati dai nostri pensieri; noi diventiamo ciò che pensiamo. Quando la mente è pura la gioia arriva come un'ombra che non ci lascia più.
Con la mancanza di collera si vinca la collera. Con la bontà si vinca la cattiveria. Con la generosità si vinca l'avarizia. Con la verità si vinca il menzognero.
Coloro che controllano il pensiero, che viaggia lontano, che cammina solo, incorporeo, che alloggia nella caverna del cuore, costoro si liberano dai vincoli dell'illusione.
Non badare ai torti altrui, non a ciò che altri avrebbe dovuto fare o non fare: osserva piuttosto ciò che tu hai fatto o non fatto.
L'uomo è l'unico essere che non voglia essere quello che è.
Io sono una parte di tutto quello che incontrerò.
Credevo di essere diventato ciò che ero veramente, poichè tutti noi ci trasformeremmo se avessimo il coraggio di essere ciò che siamo.
È meglio essere belli che essere buoni, ma è meglio essere buoni che essere brutti.
Alcune persone sono divertenti solo quando cercano di essere serie.
Alla fine diventerai quello che tutti pensano tu sia.
Siamo degli umili fiorellini avezzi alla dolce tutela della stufa, che l'aria libera uccide.
Siate persuasi che è ben difficile essere sempre il medesimo uomo.
Nessuno può dire di sé stesso in modo veritiero di essere una merda. Perché, se io lo dicessi, potrebbe anche essere vero in un certo senso, ma io non potrei essere intriso di questa verità: poiché in tal caso dovrei impazzire, oppure cambiare me stesso.
Chi è dappertutto, non è da nessuna parte.