La parola spesso è più importante di chi la pronuncia.— Caparezza
La parola spesso è più importante di chi la pronuncia.
In TV c'è più calcio che in una cura per osteoporosi.
La musica che amo mi ricorda un piatto pugliese, riso patate e cozze. Credo nella commistione di generi che non dovrebbero sposarsi, e invece stanno bene insieme: ska, rock, pop, jazz, rap.
Italiani brava gente, italiani dal cuore d'oro, l'Italia è una repubblica fondata sul lavoro di santi, di poeti, di mafiosi e navigatori ma tutti rivorrebbero tra le dita la Montessori.
Io sono vivo, ma non vivo perché respiro, mi sento vivo solo se sfilo la stilo e scrivo.
Nei salotti TV figuranti stolti fanno più ascolti di molti programmi colti, tant'è che tanti li han tolti dando potere a spalti di giudicanti.
Amo molto parlare di niente. É l'unico argomento di cui so tutto.
Solo le parole valgono a fissare uno stato d'animo; esse sole sono un'arma sicura contro l'oblio.
Scrivere è un modo di parlare senza essere interrotto.
Appena si comincia a parlare una lingua straniera, cambiano le espressioni del viso, delle mani, il linguaggio del corpo. Si è già qualcun altro.
È impossibile alla parola umana ridire cose che il cuore può appena intuire.
Il parlare è spesso un tormento per me e ho bisogno di molti giorni di silenzio per ricoverarmi dalla futilità delle parole.
L'uomo molto ricco deve parlare sempre di poesia o di musica ed esprimere pensieri elevati, cercando di mettere a disagio le persone che vorrebbero ammirarlo per la sua ricchezza soltanto.
Parlare è anzitutto parlare ad altri.
Parlare molto di sé può anche essere un mezzo per nascondersi.