L'uomo ha bisogno di difficoltà: sono necessarie alla salute.
Il fanatismo non è altro che un dubbio ipercompensato.
Dentro di noi abbiamo un'Ombra: un tipo molto cattivo, molto povero, che dobbiamo accettare.
Chi è atteggiato nel senso dell'introversione, pensa, sente, agisce in maniera tale da lasciare intendere chiaramente che la sua determinazione principale è il soggetto, mentre all'oggetto compete tutt'al più un valore secondario.
In ogni caos c'è un cosmo, in ogni disordine un ordine segreto.
Non rimpiango le persone che ho perso col tempo, ma rimpiango il tempo che ho perso con certe persone, perché le persone non mi appartenevano, gli anni si.
È più che impossibile, è difficile.
Come mi riesce difficile vedere ciò che è davanti ai miei occhi!
Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità; un ottimista vede l'opportunità in ogni difficoltà.
La vera difficoltà dell'uomo non è di godere i lampioni o i panorami, non di godere i denti-di-leone o le braciole, ma di godere il godimento, di mantenersi capace di farsi piacere ciò che gli piace.
Le maggiori difficoltà stanno dove noi le cerchiamo.
Il difficile non è raggiungere qualcosa, è liberarsi dalla condizione in cui si è.
Non rifletté, scientemente, che la soluzione della propria difficoltà consisteva delll'ammettere il fatto che non c'era soluzione.
Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, ma è perché non osiamo che sono difficili.
È bene affrontare le difficoltà in gioventù perché chi non ha mai sofferto non ha temprato pienamente il suo carattere. Il samurai che si scoraggia o cede di fronte alla prova non è di alcuna utilità.
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