L'uomo ha bisogno di difficoltà: sono necessarie alla salute.— Carl Gustav Jung
L'uomo ha bisogno di difficoltà: sono necessarie alla salute.
Questa intera creazione è essenzialmente soggettiva, e il sogno è il teatro dove il sognatore è allo stesso tempo sia la scena, l'attore, il suggeritore, il direttore di scena, il manager, l'autore, il pubblico e il critico.
L'uomo sano non tortura gli altri, in genere è chi è stato torturato che diventa torturatore.
Le forze eruttate dalla psiche collettiva portano confusione e cecità mentale.
È importante e salutare parlare di cose incomprensibili.
Se non capiamo le immagini dell'inconscio, o rifiutiamo la responsabilità morale che abbiamo nei loro confronti, vivremo una vita dolorosa.
Nessuno conosce il peso del fardello altrui.
Non è perché le cose sono difficili che non osiamo, ma è perché non osiamo che sono difficili.
Avviene assai volte, che moltiplicando i mezzi per arrivare ad un medesimo fine ci si arrivi più difficilmente.
Molte di quelle che chiamiamo difficoltà non ci paiono tali se non perché non ci vogliam torre la briga di cercare i mezzi, spesso molto semplici e maneggevoli, che basterebbero a superarle.
È bene affrontare le difficoltà in gioventù perché chi non ha mai sofferto non ha temprato pienamente il suo carattere. Il samurai che si scoraggia o cede di fronte alla prova non è di alcuna utilità.
Non rifletté, scientemente, che la soluzione della propria difficoltà consisteva delll'ammettere il fatto che non c'era soluzione.
Attraverso le asperità, alle stelle.
Il difficile non è raggiungere qualcosa, è liberarsi dalla condizione in cui si è.
La vera difficoltà dell'uomo non è di godere i lampioni o i panorami, non di godere i denti-di-leone o le braciole, ma di godere il godimento, di mantenersi capace di farsi piacere ciò che gli piace.
Le nostre difficoltà quotidiane celano abissi, non sono altro che la punta di un enorme iceberg.