Chi ha diritto, non ringrazia.— Carlo Cattaneo
Chi ha diritto, non ringrazia.
L'indigenza è mancanza delle cose necessarie.
C'è una virtù che gode di una sempre minor coinsiderazione: la gratitudine. Cioè l'impulso che ci porta a voler bene, ad essere riconoscenti, a cercare di ricambiare coloro che ci hanno aiutato nei momenti difficili della vita.
La gratitudine è l'anima della religione, dell'amor filiale, dell'amore a quelli che ci amano, dell'amore alla società umana, dalla quale ci vengono tanta protezione e tante dolcezze.
Egli è pure un brutto vizio l'ingratitudine!
È tanto più facile ricambiare l'offesa che il beneficio; perché la gratitudine pesa, mentre la vendetta reca profitto.
Resistendo a quelle carezze perché vi sentiva una gratitudine di cui non avrebbe sopportate le parole.
La gratitudine non è soltanto la principale virtù, ma anche la madre di tutte le altre.
La gratitudine è un debito che di solito si va accumulando, come succede per i ricatti: più paghi, più te ne chiedono.
Non vi sia alcuna gloria nel vostro successo ma attribuite tutto a Dio con il più profondo senso di gratitudine.
Un singolo pensiero di gratitudine innalzato al cielo è la preghiera più perfetta.