L'indigenza è mancanza delle cose necessarie.
Chi ha diritto, non ringrazia.
La vera libertà individuale non può esistere senza sicurezza economica ed indipendenza. La gente affamata e senza lavoro è la pasta di cui sono fatte le dittature.
La coscienza ci assicura, che meglio è la generosità con la miseria, che la dappocaggine con la contentezza.
La pigrizia è madre: ha un figlio, il furto, e una figlia, la fame.
Provò un improvviso disgusto per tutte quelle bocche instancabili. Non erano altro che maschere a buon mercato, le quali nascondevano pensieri infetti: voci blateranti che si alzavano per cancellare lo squallido silenzio dei loro cuori.
Credetemi, se un uomo parla delle proprie disgrazie, in esse c'è qualcosa che non gli è sgradevole, perché dove non c'è altro che la pura miseria non c'è mai alcun ricorso alla menzione di essa.
Il denaro non può comprare la felicità, ma rende la miseria più sopportabile.
Le persone che vanno in malora in grande stile non saltano mai i pasti. È il povero diavolo che deve tirare la cinghia.
Quando le nostre coscienze cresceranno così tenere che agiremo per evitare la miseria umana, piuttosto che vendicarla?
Perché tanta gente dovrebbe essere ridotta a tanta povertà per il bene di così pochi? La Società avrà dunque per scopo puntuale quello di liberare il lavoratore dalla sua miseria.
Ci vorrebbe la guerra e anche un po' di miseria ad insegnarci a non sprecare i giorni. Non ho visto la guerra però anch'io vivo all'erta e capisco più di quanto sembri.